Parafrasi - Opera Omnia >>  Giacomo Leopardi : « Sopra il ritratto di una bella donna » Testo originale    




 

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( Parafrasi tratta dal blog Aspirante Poeta )

      Tu fosti, così bella e viva, come appari ora scolpita nel busto marmoreo: ora sei qui sottoterra e sei polvere e scheletro. Il tuo simulacro, custode della tua memoria, del tuo dolore, della tua bellezza scomparsa sta muto posato immobile ed invano sulle tue ossa e sul fango, guardando il passare veloce del tempo. Il tuo dolce sguardo, che fece tremare tanti, ora è immobile come appare dal busto, il tuo labbro era tanto pieno di piacere che sembrava traboccare da un vaso ripieno, il tuo collo, già tanto desiderato dagli altri, la tua mano dolcissima, che spesso fece diventare gelida la mano che strinse e il seno che, visibilmente, fece diventare pallido il viso della gente, ebbero vita per qualche tempo: ora tu sei fango ed ossa e questa tomba raccoglie, conserva e nasconde la vista ripugnante e miserevole (di te).

      Il destino riduce in questo stato ripugnante qualunque bellezza femminile che era stata capace di far sorgere negli uomini l’idea perfetta della bellezza. La forza del destino, di far trapassare la vita nella morte, è il mistero impenetrabile della natura umana. Infatti oggi, in vita, la grandezza della bellezza, affascina ed è fonte di pensieri ineffabili e di sentimenti sublimi ed eccelsi; la bellezza sembra dare agli uomini un segno, un’anticipazione e una speranza certa di un destino immortale, di un modo fortunato e di un mondo d’oro per gli uomini, come una visione splendida lanciata da Dio su queste terre desertiche: domani, per la lieve forza della morte, quella che fino a poco tempo prima era stata la magnifica bellezza femminile, diventa un aspetto abominevole, abbietto e sozzo a vedersi, e la bellissima idea della perfetta bellezza svanisce dalle menti degli uomini, così come vi ci si era formata.

      Un bel concerto fa nascere desideri infiniti e crea nel libero pensiero, per virtù propria, visioni elevate sublimi, tanto che, il misterioso spirito umano si eleva, per il gran mare dell’universo, come un coraggioso nuotatore che nuota per divertimento nello sconfinato oceano; ma come una nota stonata ferisce l’orecchio e quindi abbassa il livello del concerto, così la morte annienta la bellezza e allora, tutto quello immaginato e sognato, si trasforma immediatamente nel nulla.

      O natura umana, se sei, in tutto, fragile e vile, se sei polvere ed ombra, perché riesci a sentire la bellezza femminile in modo così alto e intenso? E se sei, anche solo in parte, alta per i tuoi degni sentimenti e per i tuoi pensieri, perché così facilmente li fai nascere e morire dalla materia così bassa e da un corpo che imputridisce e si disfa nella materia putrefatta?







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